Parallele sporche
04.09.2020

Di Yuri Ferrante
In te abita una luce,
la nascondi sottopelle
mi piacerebbe scoprire a cosa conduce.
Se rimane sempre accesa
o se si spegne quando il paese tace.
Ti abbandoni al suono dei torrenti
provando a oltrepassare i ponti,
si arriva all'altra riva
e trasciniamo il corpo,
lo stesso di prima.
Un lampadario di cristalli
in una sala degli specchi
o solamente un lume
al centro di una stanza?
Siamo parallele sporche
ci sfioriamo per sbaglio,
attimi distratti che non significano niente.
Il mio vagone segue il binario
fermate e gallerie, chiudo gli occhi
il bagliore della scia
passa a fianco, penetra il pensiero.
Abbasso il finestrino, credo per riflettere
non c'è che aria, sparata sulla faccia
a cancellare le domande, ne resta solo una.
Vorrei sapere
se sei felice.